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Consulenza Previdenziale

Consulenza Previdenziale

Un'opportunità da cogliere al volo

Siamo lieti di presentare un nuovo servizio che lo Studio mette a disposizione dei Clienti: il BILANCIO CONTRIBUTIVO e la PIANIFICAZIONE PREVIDENZIALE.

In una continua evoluzione dei sistemi pensionistici (è dal 1995 che la normativa previdenziale subisce costanti ritocchi) hanno trovato spazio in molti assicurati, soprattutto se lavoratori autonomi, convinzioni del tipo “io non avrò la pensione”,  “la gestione separata non serve” che non consentono di prendere le decisioni più appropriate dal punto di vista contributivo, lasciando molte volte spazio a decisioni emozionali del tipo “meglio non pagare”. Anche passaggi delicati come un diverso status lavorativo o un cambio generazionale nella conduzione dell’azienda o trasformazioni dell’attività in molti casi comportano una modifica al proprio rapporto assicurativo e quindi è opportuno uno specifico ragionamento per non depauperare i precedenti percorsi assicurativi – peraltro costati cifre anche importanti - che se ben gestiti riescono a portare molti assicurati all’obiettivo della “pensione unica”.

In realtà il punto di partenza per qualsiasi decisione sul proprio futuro previdenziale deve partire dalla drastica contrazione del trattamento pensionistico pubblico, che a decorrere dal 1995 ha “tagliato” i rendimenti delle pensioni offrendo lo spunto alla partenza di una non ancora decollata previdenza complementare. Le attuali generazioni “attive” dovranno ipotizzare una pensione pubblica molto meno generosa di quanto riconosciuto ai propri genitori.

Pertanto, poiché dal 1996 (nascita della gestione separata INPS) tutti i lavoratori sono tenuti a provvedere al pagamento di una contribuzione di natura pubblica s’impone la necessaria conoscenza del proprio personale percorso contributivo soprattutto quando siamo ancora in presenza di un tempo ragionevolmente lungo in cui l’assicurato avrà la possibilità di decidere con quali “strumenti” intervenire per gestire al meglio il proprio futuro pensionistico.

Ora come Consulenti del Lavoro ci candidiamo a seguire e assistere i nostri Clienti (imprenditori, liberi professionisti e dipendenti) nella definizione del proprio BILANCIO CONTRIBUTIVO ossia la verifica di come ciascuno ha versato i contributi sino ad oggi per poi sviluppare assieme una corretta PIANIFICAZIONE PREVIDENZIALE avendo chiaro quando e con quanto si andrà in pensione.

Un servizio nuovo che solo i Consulenti del Lavoro possono dare in quanto sono supportati da una specifica formazione e da un software dedicato in cui sono presenti tutte le normative previdenziali esistenti nel nostro Paese. 

Lo scopo della consulenza pensionistica è:

  • stimare sulla base delle normative vigenti la migliore (e più immediata) ipotesi di pensionamento, verificare la necessità di procedere a operazioni di riscatto, ricongiunzione o totalizzazione di periodi assicurativi, definire la misura della pensione pubblica tramite l’analisi del percorso assicurativo e della posizione lavorativa in essere;
  • procedere alla valutazione della previdenza complementare in essere; 
  • determinare infine il gap pensionistico ovvero la differenza tra il reddito desiderato e quanto spettante al momento del pensionamento.

Per consentire l’avvio dell’analisi è necessario che i Clienti siano in possesso di una situazione contributiva aggiornata (estratto INPS o documento equivalente rilasciato dagli altri enti previdenziali) e in mancanza, previo conferimento di delega, possiamo richiederlo direttamente all’Ente assicuratore.

Al completamento dell’attività viene fornita una relazione riassuntiva con i riferimenti normativi ed economici posti alla base della consulenza.

Infine va evidenziato da subito che per gli assicurati in attività il BILANCIO CONTRIBUTIVO è un documento dinamico che va rivisto periodicamente o quantomeno in occasione di importati cambiamenti nella vita lavorativa.

Un altro utilizzo della consulenza pensionistica è finalizzato alla definizione e programmazione del turn over aziendale.

Considerata infatti la progressiva sparizione delle pensioni di anzianità, l'abolizione del meccanismo delle cosiddette “finestre” e quello di prossima applicazione del differimento dell’età pensionabile per vecchiaia (L. 122/2010) in caso di ulteriore “allungamento della speranza di vita” è essenziale per l’imprenditore poter conoscere i flussi di uscita del personale in forza per evitare sia di rimanere “scoperto” in ruoli chiave che, al contrario, assumere personale al momento non necessario. Conoscendo con buona certezza le date delle possibili “uscite” dei propri collaboratori sarà molto più semplice programmare assunzioni e modifiche alle mansioni delle persone in forza per avere l’azienda sempre efficiente.

Gli interessati possono chiedere maggiori informazioni (inclusi i costi della consulenza di base) al Dott. Rinaldi Alessandro allo 030 2150312. E’ prevista la possibilità per le aziende di maggiori dimensioni di definire una convenzione per l’attivazione del servizio in favore di categorie di dipendenti.